Attraverso un apparecchio di ultima generazione, vengono eseguite misurazioni, soggettive e oggettive, della capacità uditiva e delle alterazioni della funzione uditiva. Più precisamente l'audiometria riguarda i livelli inferiori della funzione uditiva e cioè: la rilevazione e il riconoscimento delle caratteristiche fisiche di suoni puri (audiometria tonale); la rilevazione e il riconoscimento di stimoli più complessi, ossia sillabe staccate prive di senso compiuto, parole e frasi (audiometria vocale).
La misurazione dell'udito avviene tramite l'audiometro, un apparecchio capace di effettuare misurazioni esatte in base ai principi dell'acustica. L'audiometro emette suoni di frequenza tra i 120 e i 12.000 Hz e di intensità variabile da 0 a 100 decibel.
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Come si svolge ?
La persona viene fatta acomodare in una cabina insonorizzata e i suoni gli vengono tramessi attraverso una cuffia per verificare la trasmissione aerea e per mezzo di un vibratore applicato alle mastoidi (regione ossea situata dietro il padiglione auricolare leggermente in rilievo) per verificare la trasmissione dei suoni attraverso le ossa. Il paziente deve segnalare al medico il momento in cui inizia a percepire il suono graduato sia come altezza che come intensità .
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Quando si fa e perché viene utilizzata ?
L'esame dell'udito si fa quando si sospettano problemi di udito e per verificarne i vari gradi e il tipo di sordità . Con l'audiometria è possibile verificare, per l'uno e per l'altro orecchio e per l'una e l 'altra modalità di trasmissione dei suoni (cuffia e vibratore alle mastoidi), delle curve grafiche dette audiogrammi che indicano lo stato funzionale dell'udito.
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