Disturbi specifici del linguaggio
Lo sviluppo del linguaggio è caratterizzato da una grande variabilità interindividuale, dovuta sia ad alterazioni biologiche del soggetto, sia a fattori ambientali. Generalmente intorno ai 24 mesi il bambino possiede già un vocabolario di circa 100 parole e inizia a formare le prime frasi. Intorno ai 30 mesi di età avviene la vera esplosione del linguaggio, l'età dei tre anni costituisce infatti una sorta di spartiacque tra i bambini a sviluppo tipico e i bambini con un probabile disturbo del linguaggio. La presenza di una produzione di parole ancora non adeguata secondo i parametri dello sviluppo tipico dovrà necessariamente essere valutata da un'attenta visita medica specialistica.
Risulta di fondamentale importanza risolvere questi disturbi di linguaggio prima che il bambino inizi le scuole elementari, perché sono stati frequenti i casi in cui un disturbo del linguaggio non trattato, è andato a compromettere l’acquisizione delle competenze di letto-scrittura.
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Disturbi specifici d’apprendimento
I disturbi specifici d’apprendimento possono interessare un solo ambito, e quindi si parla di “dislessiaâ€, “discalculiaâ€, “disortografiaâ€, “disgrafiaâ€; oppure possono riguardare in maniera meno specifica più aree, si parla quindi di disturbo misto o generalizzato.
Tanti sono i “falsi allarmiâ€, cioè bambini che sono in difficoltà a leggere, scrivere, far di conto, ma dovuto solo ad un cattivo insegnamento, problematica che può facilmente risolversi attraverso un buon potenziamento. I casi in cui, invece, si riscontra effettivamente la patologia verranno diagnosticati e, in questo modo, protetti grazie all’impiego di strumenti compensativi e dispensativi, all’utilizzo dei quali verranno istruiti sempre dalla figura della logopedista.
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Disfunzione tubarica
Le tue orecchie si tappano e stappano continuamente come quando si va in aereo?
A volte hai la sensazione di avere l’orecchio ovattato, ma il medico dice che non ci sono tappi di cerume? È possibile che tu abbia una disfunzione tubarica.  Si parla di disfunzione tubarica in presenza di una ridotta funzionalità della tuba di Eustachio, un piccolo canale che collega la cassa timpanica dell’orecchio medico con la faringe. Le funzioni di questa tuba sono: areare la camera timpanica, equiparare la pressione sulle due facce del timpano (quindi la pressione interna dell’orecchio e la pressione atmosferica) e drenare le secrezioni mucose prodotte dall’orecchio. Fisiologicamente la tuba di Eustachio si apre frequentemente durante la giornata, grazie all’azione di muscoli involontari. Se però la tuba non riesce ad aprirsi, si genera una pressione negativa all’interno dell’orecchio che porta non solo alla sensazione di ovattamento, bensì otiti. Solitamente otite media effusiva che può poi evolvere in otite media acuta. Queste ultime sono condizioni piuttosto frequenti nei bambini, in quanto nel bambino la funzionalità della tuba risulta ridotta a causa di specifici fattori anatomici. Grazie ad alcuni semplici giochi-esercizi è possibile far sì che la tuba si apra nuovamente e andare quindi a risolvere gli altri problemi che ne derivano.
Deglutizione disfunzionale
Si parla di deglutizione disfunzionale quando la lingua, durante la deglutizione, non spinge dal basso verso l’alto contro il palato (come sarebbe fisiologico), bensì da dietro in avanti contro le arcate dentarie. È importante sapere che, siccome a parità di volume la lingua è il muscolo più potente che abbiamo, ogni volta che deglutiamo la lingua esercita una spinta di circa 1kg, se moltiplichiamo questo dato per le 2000 volte al giorno in cui, in media, si deglutisce, capiamo come 2000kg di forza esercitata tutti i giorni contro i denti, vada inevitabilmente a spingere “in fuori†e porta quindi a condizioni di malocclusione, quali il morso aperto. Le conseguenze sulla dentizioni sono solo la punta dell’iceberg (nonché quelle più evidenti esteticamente), portano infatti con sé tutta una serie di altri disturbi che spaziano da problemi cervicali a cefalee, da un brutto sonno disturbato da apnee, a disturbi della voce.
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Disfonia
È di pertinenza della logopedista anche il trattamento della disfonia, ovvero la “voce bruttaâ€. Essa può essere causate da molteplici fattori, che variano dalle paralisi delle corde vocali ai granulomi. Ma la causa più frequente solitamente sono dei polipi che si formano sulle corde vocali a causa di un uso eccessivo e non misurato della nostra voce, condizione tipica di persone che devono usare la voce come strumento primario del loro lavoro, come le insegnanti, gli allenatori e chi lavora nei call center. Importante è trattare con qualche seduta di logopedia questi polipi, in modo da farli riassorbire, prima che evolvano in granulomi, che sono invece poi da operare chirurgicamente.
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Balbuzie
La balbuzie è una condizione multifattoriale che porta il soggetto a parlare in maniera non fluente.
L’intervento della logopedista è fondamentale per insegnare al soggetto tecniche vocali per fronteggiare la sua difficoltà , ma è altrettanto importante che l’intervento della logopedista sia affiancato da quello della psicologa, per far in modo che il soggetto risolva quelle componenti più emotive e psicologiche che causano e continuano a rafforzare il disturbo.
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